Piazza di Spagna, con la famosa scalinata di Trinità dei Monti che la sovrasta dall'alto, è tra i luoghi simbolo di Roma. Conosciuta fino al Seicento come piazza di Francia, deve il suo nome al palazzo di Spagna, sede dell'ambasciata spagnola. Situata nel cuore del centro storico a due passi dalla via dello Shopping e dalla Fontana di Trevi, è una delle piazze più iconiche di Roma e una delle attrazioni da non perdere quando si visita la Città eterna.

Piazza di Spagna, cenni storici

Anticamente questa piazza era deputata a luogo di sosta per le vetture dei cavalli, ma intorno al XVI secolo cominciò ad acquisire sempre più rilevanza grazie alla presenza di numerosi alberghi che davano alloggio ai pellegrini. In quel periodo l’ambasciatore spagnolo affittò un palazzo ma il successivo sviluppo del commercio in questa zona spinse il Re Filippo ad acquistare l’intero edificio per trasformarlo in una sede permanente per i suoi ambasciatori, ruolo che svolge ancora oggi. La scalinata di trinità dei Monti venne realizzata per collegare la piazza alla Chiesa posta alla sommità del pendio. Nel periodo tardo rinascimentale, la piazza divenne uno dei più celebri punti di ritrovo in tutta Roma, frequentata da scrittori, artisti e poeti del tempo. L’intero quartiere passò sotto la protezione spagnola, a tal punto che nel 1854, papa Pio IX fece erigere davanti all’ambasciata di Spagna la Colonna dell’Immacolata.

Scalinata di Trinità dei Monti

Con i suoi 136 scalini, la scalinata di Trinità dei Monti è una delle attrazioni irrinunciabili di Roma. Progettata nel 1717 da Francesco de Sanctis e Alessandro Specchi per collegare l'ambasciata borbonica spagnola alla chiesa di Trinità dei Monti, fu inaugurata da Papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725. Vero e proprio simbolo di Roma, la famosa scalinata è stata immortalata in numerosi film, da Ladri di Biciclette, a Vacanze Romane fino a Il talento di Mr Ripley. La scalinata diventa ancora più suggestiva durante la primavera quando i suoi scalini vengono decorati con un tripudio di fiori colorati.

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Trinità dei Monti e Obelisco Sallustiano

Percorrendo la scalinata si giunge alla chiesa tardo rinascimentale di Trinità dei Monti: realizzata nel 1585 è una delle cinque chiese cattoliche francofone di Roma e tre giorni a settimana si può ascoltare la messa in francese. La chiesa fu inizialmente costruita in stile gotico, con pietre provenienti dalla regione di Narbonne, mentre l'interno è composto da un'unica grande navata con ben 17 cappelle laterali, ornate da diverse opere d'arte del manierismo romano.

Di fronte alla chiesa si trova l'obelisco Sallustiano, alto 14 metri, uno dei tanti obelischi che si possono incontrare in giro per la città, che prende ispirazione da un classico obelisco in stile egizio.

Fontana Barcaccia

Al centro di Piazza di Spagna svetta la sontuosa Fontana della Barcaccia, tra le più belle fontane di Roma e che deve il nome alla forma di barca semisommersa posta all’interno di una vasca. La fontana venne realizzata tra il 1626 e il 1629 da Pietro Bernini, padre del più famoso Gian Lorenzo, su commissione di Urbano VIII Barberini, che voleva dotare ogni piazza di Roma di una fontana diversa. La leggenda vuole che Pietro Bernini, per la costruzione, sia ispirato all’alluvione del Tevere nel 1598 che arrivò a sommergere la città: quando l’acqua si ritirò lasciò al centro della piazza una barca da pesca.

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Colonna dell’Immacolata Concezione

La Colonna dell’Immacolata Concezione è un monumento eretto di fronte all’ambasciata spagnola. Si tratta di un’antica colonna corinzia di marmo Cipollino scoperta solo nel tardo Rinascimento presso il monastero di Santa Maria della Concezione. Fu Papa Pio IX ad avere l’idea di dedicare un monumento all’Immacolata Concezione, affidando a Luigi Poletti l’incarico di progettare la base per sostenere la colonna alta più di 10 metri. Alla base della colonna si possono oggi ammirare quattro statue ispirate a personaggi biblici, Mosè, David, Isaia ed Ezechiele. In cima alla colonna fu collocata la statua in bronzo della Vergine Maria, opera di Giuseppe Obici, rappresentata nel calpestare un serpente, il simbolo del peccato originale.

Casa Museo Keats e Shelley

Al lato della famosa scalinata di Trinità dei Monti, si trova la Keats Shelley Memorial House, una casa museo che prende il nome dai due famosi poeti inglesi John Keats, che qui morì nel 1821, e Percy Bysshe Shelley. Al suo interno è possibile ammirare una vasta collezione di manoscritti, prime edizioni, sculture e dipinti che rendono omaggio alla vita e alla carriera dei due artisti inglesi.

Babington’s

La genesi di questa sala da tè, la prima mai aperta a Roma, è molto curiosa: nel 1893 due signore inglesi, Isabel Cargill e Anna Maria Babington decisero di aprire qui una tipica sala da tè inglese, importando di fatto la cultura del tè in una città che ne era praticamente sprovvista. Contrariamente alle aspettative, il negozio fece molta fortuna, grazie anche all’immensa selezione di tè che qui si possono gustare, e nei tempi più recenti fu frequentata anche da personaggi del calibro di Fellini ed Elizabeth Taylor.